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Punisci con un dono!

Cosa accade quando ci troviamo impreparati ad affrontare situazioni di stress e di pericolo?
Interviene l’istinto, il cervello “rettiliano”, quello primitivo che ci assiste immediatamente di fronte al pericolo, stimolando la reazione fisica oppure la fuga.

 

 

 

 

 

 

 

Attraverso il percorso formativo ho potuto consolidare per esperienza personale e poi tramite quella di corsisti, che possiamo preservarci da questo aspetto istintuale che mette in pericolo talvolta anche la nostra integrità fisica.

Vi è mai capitato di vedere qualcuno aggredito fisicamente anche solo per la disputa di un parcheggio?!

Per non parlare di inezie come liti condominiali che sfociano addirittura in cause legali perchè l’istinto dell’ego sovrasta la ragione…

Durante i corsi che tengo racconto spesso l’aneddoto del parcheggio davanti ad un ristorante: ho preceduto nel parcheggiare un signore accompagnato dal figlio (ed io ero con Marina, mia figlia)…Questa persona ha inveito contro di me, incurante della presenza del figlio a cui stava dando un pessimo esempio, e di quella di Marina spaventata dalla sua aggressività verbale.

L’ho salutato con garbo, sono entrato nello stesso ristorante in cui è poi entrato lui e a fine pranzo … l’ho punito pagando il suo conto!

Questa filosofia “contro-corrente” è uno dei temi fondanti del corso “Rapport is Power!”

https://www.micheletribuzio.com/corsi/corsi-leadership/rapport-is-power/ 

ben appreso dal carissimo Matteo Autunno, imprenditore salernitano, che frequenta i corsi dello “zio” insieme a tutta la famiglia da anni!

Matteo si è trovato poce settimane fa proprio in una situazione di potenziale pericolo, insieme al figlio adolescente Gianmarco che mi ha raccontato di questa  esperienza:

Caro zio Mike, questa è la testimonianza di una vicenda successa a mio padre, un po’ di giorni fa a Salerno.                                          Mio padre ed io stavamo cercando un posto dove poter parcheggiare, e ne trovammo uno un po’ piccolo in un vicoletto.Nonostante ciò, mio padre parcheggiò lo stesso, con il posteriore dell’auto che invadeva un po’ la carreggiata, in attesa che il proprietario di un’auto parcheggiata dietro di noi finisse di scaricare e andasse via. Poiché faceva molto caldo attendemmo sul marciapiedi. Dopo qualche minuto arrivò un signore che parcheggiò al lato opposto, incurante di ostruire il fluido passaggio sulla carreggiata. Scese dall’auto e in modo sgarbato, chiese a mio padre di chi fosse l’auto, con il posteriore  in mezzo alla strada. Considerando che avrebbe parcheggiato di lì a poco in modo corretto, mio padre gli rispose che il proprietario dell’auto si era allontanato, evitando così, volutamente, un confronto.Dopo un po’ il signore che stava scaricando, andò via e mio padre si avvicinò alla nostra auto per spostarla, quando all’improvviso comparve quel “cucciolotto” di prima che con fare minaccioso, avvicinando il viso a quello di mio padre, gli urlava contro in modo scurrile, rabbioso di essere stato preso in giro. Mio padre gli diede ragione e di colpo alzò le mani in segno di resa, come insegna il nostro zio Mike. Di colpo il signore indietreggiò ed andò via.

Se mio padre non avesse assistito ai corsi di Zio Mike, forse quel pomeriggio sarebbe finito male.

GRAZIE, ZIO MIKE ?.Un abbraccio, Gianmarco.”

Ecco, questa testimonianza di vita quotidiana è l’esempio perfetto di quanto un atteggiamento di conciliazione ma anche di attenzione per chi è con te, può cambiare il corso degli eventi. Perdonare, proprio come ci insegna il Maestro Marco Ferrini, significa liberare il prigioniero che è dentro di noi.

Ringrazio Matteo, Carmen, Gianmarco e Raffaele per l’assidua  e partecipativa presenza da anni ormai, ad ogni corso dello “zio”: non ne mancano uno :)!

E questi ne sono i frutti.

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