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L’investimento del tempo ludico con i propri figli

Ogni genitore che abbia un figlio in età scolare, ha dovuto o deve fare i conti con la realtà dei compiti per l’estate assegnati ai ragazzi.

Naturalmente, è il senso della misura che spesso fa la differenza:

un buon libro di narrativa da leggere e qualche esercizio,oppure intere parti di programmi scolastici non portati a termine ed assegnati per le vacanze :( !

Trovo in  parte condivisibile, quindi, la riflessione di un padre sull’argomento manifestata con una lettera alle insegnanti e pubblicata attraverso i social:

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Anche il bambino/ragazzo deve poter sentire la libertà di esprimersi al di fuori del contesto scolastico, con creatività verso altre attività diciamo “ludiche” che gli consentano una più fluida esplorazione di se stesso e delle sue attitudini.

Quando questo avviene con la propria famiglia, papà o mamma, fratelli o sorelle, l’esperienza crea un sano  equilibrio nelle relazioni familiari.

Allo stesso tempo, però, credo sia anche utile dedicare degli spazi della giornata estiva, seppure limitati, durante i quali il bambino o ragazzo si dedichi all’approfondimento magari di qualche bella lettura o di qualche materia un po’ più ostica.

Naturalmente, dipende molto anche dall’approccio che si ha allo studio e cosa questo rappresenti per i nostri figli.

Ritengo, però, che in ogni caso i nostri figli possano sentire come una componente importante della propria crescita lo studio e quindi la scuola, senza demonizzarla anzi creando una vera sinergia tra famiglia ed insegnanti.

E’ l’atteggiamento la cosa più importante :)!

“Lo studio e, in generale, la ricerca della verità e della bellezza sono una sfera di attività nella quale ci è consentito di rimanere bambini per tutta la vita.”  Albert Einstein

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